La morte prematura di Lucio mi ha fatto pensare al fatto che si possono avere molti amici, ma sono tutti diversi e di alcuni si potrebbe dire che sono più amici di altri. Questo in due sensi: può essere perché vi sia più relazione, ma anche perché vi è più “sostanza”, ricchezza interiore nell’amico.
In Lucio vi erano entrambe le condizioni: non posso annoverarmi però tra i suoi amici di sempre. A farmelo conoscere fu Marco Vigorelli, che aveva il desiderio di coinvolgerlo in alcuni incontri culturali che portavamo avanti insieme e con la voglia di presentarlo ad alcuni suoi amici. Da quel momento, sono entrato anche io nel cerchio della bella famiglia di Lucio e di tante delle sue amicizie.
Lucio ha sempre saputo coltivare molti rapporti, ha avuto molti conoscenti, ma anche molti amici, era una persona talmente ricca che il passare il tempo con lui era un grande piacere e ti sorprendeva sempre per l’ampiezza della sua cultura, storica, geografica, economica. Ti faceva sempre scoprire qualche settore nuovo nel quale si avventurava e acquisiva in fretta grande competenza, come quello dell’agricoltura, cui ha dedicato tanto negli ultimi anni. Spaziava in tantissimi ambiti sempre in modo profondo, mai banale, attento a capire le più diverse situazioni.
Per non cadere nell’adulazione, riconosco che la concisione non era il suo forte. Lucio era un po’ logorroico e a volte occorreva entrare a gamba tesa per fermarlo: per questo era un po’ temuto nelle riunioni, specie quelle on line.
L’amicizia tra Marco e Lucio era salda e crescente. Lucio ricordava spesso come era nata quando, giovane assunto in Andersen Consulting all’interno dello staff della gestione del personale, si era trovato di fronte a Marco. Da quel momento nasce l’enorme stima tra i due, sempre mantenuta e, credo di poter dire, sempre più cresciuta nel tempo. Oltre alla professione, li accomunava il forte legame con la propria famiglia, con la moglie e con i figli e le figlie.
La stima era reciproca e ne danno atto, oltre a tutto l’impegno di Lucio nel portare avanti la Fondazione Marco Vigorelli soprattutto nei primi anni dalla sua costituzione, anche alcune parole che Lucio mi ha inviato il 5 gennaio scorso: “La lezione di Marco è quella eroicità che porta al dolore della mente quando si cercano soluzioni veramente vincenti per problemi difficili”.
Per risolvere “problemi difficili” in modo “eroico” occorrono molti ingredienti: la ricerca di una rettitudine nel vissuto concreto, l’attenzione e l’appoggio dato e ricevuto in famiglia… Per entrambi penso anche il desiderio di una formazione continua anche attraverso la passione per la lettura. In questo, Marco e Lucio non erano solo grandi lettori, ma soprattutto grandi donatori di libri agli amici. E chi regala un libro, si sa, ti regala sempre un pezzo di se stesso…