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Quaderno 1

Quaderno 1 (Luglio 2018)

Padri che conciliano

a cura di Isabella Crespi

“Padri che conciliano” è un Quaderno dedicato al tema della paternità che sprona alla valutazione di un cambiamento culturale in ottica alla concliazione famiglia-lavoro.
Qual è il ruolo dei padri? Come riconsiderare l’importanza di questa figura, capace di assolvere all’impegno dell’educazione? In che modo si può ripensare la paternità nel contesto aziendale e in ottica di conciliazione lavoro famiglia?
Le pratiche della conciliazione, le strategie e le relative politiche devono essere contestualizzate dal punto di vista culturale, perché non solo il ruolo che i padri giocano (o non giocano) in famiglia è differente e relativo alle norme sociali condivise, ma anche le scelte istituzionali sono influenzate da specifiche cornici culturali, anche se teoricamente tutte le politiche sociali sono intese in sintonia con gli accordi presi a livello europeo.
Nella parte delle Riflessioni si guarda alla paternità tra processi di rinnovamento e continuità, focalizzando l’attenzione sul contesto italiano. Soprattutto si sottolinea il passaggio, nella figura del padre, da una dimensione di autorità a una di autorevolezza, che rappresenta la sfida del contesto contemporaneo. Uno spazio è dedicato anche alla paternity leave, tra incentivi economici e di famiglia.
Nella parte delle Esperienze si mettono a fuoco alcuni casi che mostrano sempre di più come anche nelle aziende si tenda a mettere al centro l’esperienza della paternità. Compare anche un caso raro in ambito giurisprudenziale, all’interno di un giudizio di separazione, che non solo colloca i figli minori presso il padre, ma assegna allo stesso la casa familiare e impone alla madre il versamento di un assegno mensile di mantenimento per i figli.
Il tema della paternità nella conciliazione famiglia-lavoro è cruciale perché lo sbilanciamento impone costi tangibili sia alle donne, sia agli uomini, ma anche alla società e alle organizzazioni e in modo ancor più rilevante alle famiglie e alle loro relazioni.

Scarica il Quaderno completo in formato pdf

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Padri che conciliano

a cura di Isabella Crespi

“Padri che conciliano” è un Quaderno dedicato al tema della paternità che sprona alla valutazione di un cambiamento culturale in ottica alla concliazione famiglia-lavoro.
Qual è il ruolo dei padri? Come riconsiderare l’importanza di questa figura, capace di assolvere all’impegno dell’educazione? In che modo si può ripensare la paternità nel contesto aziendale e in ottica di conciliazione lavoro famiglia?
Le pratiche della conciliazione, le strategie e le relative politiche devono essere contestualizzate dal punto di vista culturale, perché non solo il ruolo che i padri giocano (o non giocano) in famiglia è differente e relativo alle norme sociali condivise, ma anche le scelte istituzionali sono influenzate da specifiche cornici culturali, anche se teoricamente tutte le politiche sociali sono intese in sintonia con gli accordi presi a livello europeo.
Nella parte delle Riflessioni si guarda alla paternità tra processi di rinnovamento e continuità, focalizzando l’attenzione sul contesto italiano. Soprattutto si sottolinea il passaggio, nella figura del padre, da una dimensione di autorità a una di autorevolezza, che rappresenta la sfida del contesto contemporaneo. Uno spazio è dedicato anche alla paternity leave, tra incentivi economici e di famiglia.
Nella parte delle Esperienze si mettono a fuoco alcuni casi che mostrano sempre di più come anche nelle aziende si tenda a mettere al centro l’esperienza della paternità. Compare anche un caso raro in ambito giurisprudenziale, all’interno di un giudizio di separazione, che non solo colloca i figli minori presso il padre, ma assegna allo stesso la casa familiare e impone alla madre il versamento di un assegno mensile di mantenimento per i figli.
Il tema della paternità nella conciliazione famiglia-lavoro è cruciale perché lo sbilanciamento impone costi tangibili sia alle donne, sia agli uomini, ma anche alla società e alle organizzazioni e in modo ancor più rilevante alle famiglie e alle loro relazioni.

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“Padri che conciliano” è un Quaderno dedicato al tema della paternità che sprona alla valutazione di un cambiamento culturale in ottica alla concliazione famiglia-lavoro.
Qual è il ruolo dei padri? Come riconsiderare l’importanza di questa figura, capace di assolvere all’impegno dell’educazione? In che modo si può ripensare la paternità nel contesto aziendale e in ottica di conciliazione lavoro famiglia?
Le pratiche della conciliazione, le strategie e le relative politiche devono essere contestualizzate dal punto di vista culturale, perché non solo il ruolo che i padri giocano (o non giocano) in famiglia è differente e relativo alle norme sociali condivise, ma anche le scelte istituzionali sono influenzate da specifiche cornici culturali, anche se teoricamente tutte le politiche sociali sono intese in sintonia con gli accordi presi a livello europeo.
Nella parte delle Riflessioni si guarda alla paternità tra processi di rinnovamento e continuità, focalizzando l’attenzione sul contesto italiano. Soprattutto si sottolinea il passaggio, nella figura del padre, da una dimensione di autorità a una di autorevolezza, che rappresenta la sfida del contesto contemporaneo. Uno spazio è dedicato anche alla paternity leave, tra incentivi economici e di famiglia.
Nella parte delle Esperienze si mettono a fuoco alcuni casi che mostrano sempre di più come anche nelle aziende si tenda a mettere al centro l’esperienza della paternità. Compare anche un caso raro in ambito giurisprudenziale, all’interno di un giudizio di separazione, che non solo colloca i figli minori presso il padre, ma assegna allo stesso la casa familiare e impone alla madre il versamento di un assegno mensile di mantenimento per i figli.
Il tema della paternità nella conciliazione famiglia-lavoro è cruciale perché lo sbilanciamento impone costi tangibili sia alle donne, sia agli uomini, ma anche alla società e alle organizzazioni e in modo ancor più rilevante alle famiglie e alle loro relazioni.

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Qual è il ruolo dei padri? Come riconsiderare l’importanza di questa figura, capace di assolvere all’impegno dell’educazione? In che modo si può ripensare la paternità nel contesto aziendale e in ottica di conciliazione lavoro famiglia?
Le pratiche della conciliazione, le strategie e le relative politiche devono essere contestualizzate dal punto di vista culturale, perché non solo il ruolo che i padri giocano (o non giocano) in famiglia è differente e relativo alle norme sociali condivise, ma anche le scelte istituzionali sono influenzate da specifiche cornici culturali, anche se teoricamente tutte le politiche sociali sono intese in sintonia con gli accordi presi a livello europeo.
Nella parte delle Riflessioni si guarda alla paternità tra processi di rinnovamento e continuità, focalizzando l’attenzione sul contesto italiano. Soprattutto si sottolinea il passaggio, nella figura del padre, da una dimensione di autorità a una di autorevolezza, che rappresenta la sfida del contesto contemporaneo. Uno spazio è dedicato anche alla paternity leave, tra incentivi economici e di famiglia.
Nella parte delle Esperienze si mettono a fuoco alcuni casi che mostrano sempre di più come anche nelle aziende si tenda a mettere al centro l’esperienza della paternità. Compare anche un caso raro in ambito giurisprudenziale, all’interno di un giudizio di separazione, che non solo colloca i figli minori presso il padre, ma assegna allo stesso la casa familiare e impone alla madre il versamento di un assegno mensile di mantenimento per i figli.
Il tema della paternità nella conciliazione famiglia-lavoro è cruciale perché lo sbilanciamento impone costi tangibili sia alle donne, sia agli uomini, ma anche alla società e alle organizzazioni e in modo ancor più rilevante alle famiglie e alle loro relazioni.

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Qual è il ruolo dei padri? Come riconsiderare l’importanza di questa figura, capace di assolvere all’impegno dell’educazione? In che modo si può ripensare la paternità nel contesto aziendale e in ottica di conciliazione lavoro famiglia?
Le pratiche della conciliazione, le strategie e le relative politiche devono essere contestualizzate dal punto di vista culturale, perché non solo il ruolo che i padri giocano (o non giocano) in famiglia è differente e relativo alle norme sociali condivise, ma anche le scelte istituzionali sono influenzate da specifiche cornici culturali, anche se teoricamente tutte le politiche sociali sono intese in sintonia con gli accordi presi a livello europeo.
Nella parte delle Riflessioni si guarda alla paternità tra processi di rinnovamento e continuità, focalizzando l’attenzione sul contesto italiano. Soprattutto si sottolinea il passaggio, nella figura del padre, da una dimensione di autorità a una di autorevolezza, che rappresenta la sfida del contesto contemporaneo. Uno spazio è dedicato anche alla paternity leave, tra incentivi economici e di famiglia.
Nella parte delle Esperienze si mettono a fuoco alcuni casi che mostrano sempre di più come anche nelle aziende si tenda a mettere al centro l’esperienza della paternità. Compare anche un caso raro in ambito giurisprudenziale, all’interno di un giudizio di separazione, che non solo colloca i figli minori presso il padre, ma assegna allo stesso la casa familiare e impone alla madre il versamento di un assegno mensile di mantenimento per i figli.
Il tema della paternità nella conciliazione famiglia-lavoro è cruciale perché lo sbilanciamento impone costi tangibili sia alle donne, sia agli uomini, ma anche alla società e alle organizzazioni e in modo ancor più rilevante alle famiglie e alle loro relazioni.

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Qual è il ruolo dei padri? Come riconsiderare l’importanza di questa figura, capace di assolvere all’impegno dell’educazione? In che modo si può ripensare la paternità nel contesto aziendale e in ottica di conciliazione lavoro famiglia?
Le pratiche della conciliazione, le strategie e le relative politiche devono essere contestualizzate dal punto di vista culturale, perché non solo il ruolo che i padri giocano (o non giocano) in famiglia è differente e relativo alle norme sociali condivise, ma anche le scelte istituzionali sono influenzate da specifiche cornici culturali, anche se teoricamente tutte le politiche sociali sono intese in sintonia con gli accordi presi a livello europeo.
Nella parte delle Riflessioni si guarda alla paternità tra processi di rinnovamento e continuità, focalizzando l’attenzione sul contesto italiano. Soprattutto si sottolinea il passaggio, nella figura del padre, da una dimensione di autorità a una di autorevolezza, che rappresenta la sfida del contesto contemporaneo. Uno spazio è dedicato anche alla paternity leave, tra incentivi economici e di famiglia.
Nella parte delle Esperienze si mettono a fuoco alcuni casi che mostrano sempre di più come anche nelle aziende si tenda a mettere al centro l’esperienza della paternità. Compare anche un caso raro in ambito giurisprudenziale, all’interno di un giudizio di separazione, che non solo colloca i figli minori presso il padre, ma assegna allo stesso la casa familiare e impone alla madre il versamento di un assegno mensile di mantenimento per i figli.
Il tema della paternità nella conciliazione famiglia-lavoro è cruciale perché lo sbilanciamento impone costi tangibili sia alle donne, sia agli uomini, ma anche alla società e alle organizzazioni e in modo ancor più rilevante alle famiglie e alle loro relazioni.

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Qual è il ruolo dei padri? Come riconsiderare l’importanza di questa figura, capace di assolvere all’impegno dell’educazione? In che modo si può ripensare la paternità nel contesto aziendale e in ottica di conciliazione lavoro famiglia?
Le pratiche della conciliazione, le strategie e le relative politiche devono essere contestualizzate dal punto di vista culturale, perché non solo il ruolo che i padri giocano (o non giocano) in famiglia è differente e relativo alle norme sociali condivise, ma anche le scelte istituzionali sono influenzate da specifiche cornici culturali, anche se teoricamente tutte le politiche sociali sono intese in sintonia con gli accordi presi a livello europeo.
Nella parte delle Riflessioni si guarda alla paternità tra processi di rinnovamento e continuità, focalizzando l’attenzione sul contesto italiano. Soprattutto si sottolinea il passaggio, nella figura del padre, da una dimensione di autorità a una di autorevolezza, che rappresenta la sfida del contesto contemporaneo. Uno spazio è dedicato anche alla paternity leave, tra incentivi economici e di famiglia.
Nella parte delle Esperienze si mettono a fuoco alcuni casi che mostrano sempre di più come anche nelle aziende si tenda a mettere al centro l’esperienza della paternità. Compare anche un caso raro in ambito giurisprudenziale, all’interno di un giudizio di separazione, che non solo colloca i figli minori presso il padre, ma assegna allo stesso la casa familiare e impone alla madre il versamento di un assegno mensile di mantenimento per i figli.
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Qual è il ruolo dei padri? Come riconsiderare l’importanza di questa figura, capace di assolvere all’impegno dell’educazione? In che modo si può ripensare la paternità nel contesto aziendale e in ottica di conciliazione lavoro famiglia?
Le pratiche della conciliazione, le strategie e le relative politiche devono essere contestualizzate dal punto di vista culturale, perché non solo il ruolo che i padri giocano (o non giocano) in famiglia è differente e relativo alle norme sociali condivise, ma anche le scelte istituzionali sono influenzate da specifiche cornici culturali, anche se teoricamente tutte le politiche sociali sono intese in sintonia con gli accordi presi a livello europeo.
Nella parte delle Riflessioni si guarda alla paternità tra processi di rinnovamento e continuità, focalizzando l’attenzione sul contesto italiano. Soprattutto si sottolinea il passaggio, nella figura del padre, da una dimensione di autorità a una di autorevolezza, che rappresenta la sfida del contesto contemporaneo. Uno spazio è dedicato anche alla paternity leave, tra incentivi economici e di famiglia.
Nella parte delle Esperienze si mettono a fuoco alcuni casi che mostrano sempre di più come anche nelle aziende si tenda a mettere al centro l’esperienza della paternità. Compare anche un caso raro in ambito giurisprudenziale, all’interno di un giudizio di separazione, che non solo colloca i figli minori presso il padre, ma assegna allo stesso la casa familiare e impone alla madre il versamento di un assegno mensile di mantenimento per i figli.
Il tema della paternità nella conciliazione famiglia-lavoro è cruciale perché lo sbilanciamento impone costi tangibili sia alle donne, sia agli uomini, ma anche alla società e alle organizzazioni e in modo ancor più rilevante alle famiglie e alle loro relazioni.

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