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Anziani-nonni: relazioni intergenerazionali su cui costruire il futuro

Con la pandemia da Covid-19 è apparso sempre più chiaro, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto gli anziani-nonni rappresentino nel nostro Paese un vero sostegno per la conciliazione famiglia-lavoro. Non sempre nei piani di azienda trovano posto iniziative dedicate a queste figure così centrali negli equilibri familiari, ma in questo contesto post-pandemico, ancora in trasformazione, il modo di guardare all’anziano-nonno cambia sicuramente le prospettive di riflessione: sulla crisi demografica, sull’invecchiamento e soprattutto in relazione al tema di cura, home working e conciliazione famiglia-lavoro.

Le nuove domande del contesto contemporaneo, economico, sociale e giuridico – che sono solo alcune delle diverse prospettive analizzate in questo Quaderno – mirano a generare nuove consapevolezze sul ruolo dell’anziano-nonno nell’ottica del benessere del singolo, sia nella sua vita personale sia in quella professionale.

Come far fronte oggi al problema demografico utilizzando la risorsa degli anziani-nonni? Come rileggere le comunità nell’ottica della sostenibilità di un paradigma che metta gli anziani-nonni al centro della ri-nascita del nostro Paese? Come riscoprire il tema della cura e della solidarietà nell’ambito di un diritto di cui godere anziché di un problema da risolvere?

Queste le domande a cui intendono rispondere i tre contributi della sezione Riflessioni.

A queste domande abbiamo affiancato alcune Esperienze portate avanti dal Terzo Settore e dal mondo aziendale. Grazie a Valentino Santoni, ricercatore di Percorsi di Secondo welfare, conosciamo meglio il legame tra nonni e comunità all’interno di un progetto finanziato dall’impresa sociale Con i bambini. Grazie alle interviste a Vincenzo Armaroli e a Lella Brambilla, rispettivamente presidente nazionale di Alatel e presidente di Auser Lombardia, guardiamo alla tecnologia come esempio di connessione integenerazionale che dà valore alla figura dell’anziano-nonno. Grazie a Paolo Schipani, responsabile commerciale di Welfare Come Te, riscopriamo il valore che i caregiver assumono all’interno dei piani di welfare aziendale.

Sia dalle Riflessioni che dalle Esperienze, la figura dell’anziano-nonno ci appare sempre più rilevante nel rapporto conciliazione famiglia-lavoro: di certo una risorsa su cui costruire una grossa fetta del sistema di welfare del futuro in un’ottica sempre più relazionale.

Autore

  • Professore associato di Diritto privato dell’Università degli Studi di Milano, abilitata per la prima fascia nel 2021. Ha indirizzato la propria ricerca scientifica specialmente nel campo della famiglia, della persona, dei contratti del consumatore. Tra i temi trattati, la risoluzione non giudiziale del conflitto coniugale e la mediazione familiare, l’affidamento dei figli a seguito della crisi della coppia genitoriale, la filiazione e la tutela del minore nato da procreazione medicalmente assistita, l’accertamento dello stato di filiazione, la protezione dei maggiorenni incapaci, gli obblighi informativi nei contratti a distanza, la mediazione atipica. Tra le sue principali pubblicazioni, Nuovi strumenti di tutela dei soggetti deboli tra famiglia e società (Milano, 2008); La risoluzione extragiudiziale del conflitto coniugale (Milano, 2015, 1-222); La solidarietà tra genitori e figli e tra figli e genitori anziani (in «Familia», 2017, 313-322); Obblighi informativi e diritto di recesso nei contratti a distanza o negoziati fuori dei locali commerciali, in Profili attuali di diritto dei contratti per l’impresa, Quaderni de Il diritto degli affari, vol. 2 (Torino, 2020, 187-203); Riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio: Dichiarazione giudiziale di paternità e maternità, in Commentario Scialoja-Branca (Bologna, 2020), 1-464.

  • È Professoressa Associata presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano e Direttrice scientifica del Laboratorio Percorsi di secondo welfare. È Presidente della Fondazione Ufficio Pio di Torino. Fa parte del Comitato di direzione della Rivista Stato e mercato e dei Quaderni della Fondazione Marco Vigorelli. Fa parte del Comitato scientifico dell’Alleanza contro la povertà, e della Cabina di regia del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza. Ha curato – con Maurizio Ferrera – i primi quattro rapporti biennali sul secondo welfare in Italia. Nel 2023 ha scritto (con S. Sacchi, A. Ciarini, G. Gallo, R. Lodigiani e M. Raitano) Sostegno ai poveri: quale riforma? Dal reddito di cittadinanza all'assegno di inclusione (Egea) e curato Agire insieme. Coprogettazione e coprogrammazione per cambiare il welfare (Percorsi di secondo welfare).